La crisi economica e l’inarrestabile domanda da parte dei paesi emergenti ha determinato una vera e propria “corsa all’oro”. Il risultato? Nelle nostre città è facile trovare nuovi piccoli negozi che espongono cartelli eloquenti con i quali si offrono di comprare il nostro oro e pagarci subito ed in contanti.
I negozi “Compro oro“, infatti, acquistano l’oro dai privati per rivenderlo a società che, dopo averlo fuso, lo utilizzano per allestire mercatini di gioielleria usata. Il negoziante valuta il metallo e offre al cliente un prezzo. Se il cliente accetta, il pagamento avviene subito ed in contanti. Solo nel caso l’offerta superi i 5000 euro il venditore sarà obbligato a pagare con assegno. E così, in questo periodo, recuperare qualche euro per catenine rotte o anelli che non indossiamo più può diventare interessante.
Il guadagno, per questo tipo di attività, è legato al valore di mercato dell’oro, quotato in Borsa. Le attuali quotazioni indicano un valore di 40,9 euro al grammo sui mercati internazionali e un valore di acquisto pari a 27, 5 euro circa. Il negoziante, quindi, guadagna in due modi: vendendo l’oro alle società di fusione o direttamente al pubblico. Nel primo caso il guadagno si aggira intorno ai 4-6 euro al grammo che possono diventare, invece, 12 se si decide di rivendere direttamente al pubblico.
Il guadagno maggiore si ottiene rivendendo al pubblico, l’oro acquistato dai privati. Per questo motivo capita spesso che i negozi di compravendita oro allestiscono dei propri mercatini, magari su ebay. Per aumentare il giro di affari questa tipologia di negozio acquista anche argento, nonostante i margini di guadagno, in questo caso, siano molto bassi. Per aprire un negozio “compro oro” è importantissimo scegliere la giusta location. Basta un locale di 25-30 mq in una zona particolarmente trafficata, arredati con gusto e in maniera moderna, magari con una vetrina per la vendita al pubblico.
L’investimento iniziale si stima intorno ai 10-20mila euro necessari soprattutto per gli arredi e per l’installazione di un sistema di sicurezza adeguato e moderno (paratie antisfondamento. allarme, videosorveglianza, cassaforte) e bilance di previsione. Il rischio dell’impresa è molto basso in quanto le imprese con cui ci si convenziona ritirano comunque tutto l’oro con pagamento immediato, evitando quindi la possibilità di accumulare merce invenduta. Il modo più semplice per avviare questo tipo di attività è stipulare un accordo di affiliazione con uno dei molti franchising di settore. Questa formula permette di affidarsi a società esperte che provvedono all’accompagnamento per l’apertura del negozio e alla formazione del personale.
Prima di intraprendere questa attività è utile sapere che l’iter burocratico da seguire è differente a seconda della modalità di vendita che si sceglie. Nel caso si decide di vendere ai privati è sufficiente l’apertura di una partita IVA. Nel caso di vendita alle società di fusione occorre chiedere l’autorizzazione alla Prefettura e adempiere agli obblighi prescritti dalla legge 7/2000, avere una fedina penale pulita e rispettare i requisiti di onorabilità. Inoltre è possibile acquistare l’oro solo da soggetti maggiorenni, in possesso di un documento valido di identità e, al fine di evitare ogni spiacevole inconveniente, è consigliabile far firmare ai clienti una liberatoria con la quale essi dichiarano di essere possessori dell’oro che vendono al negoziante e che lo stesso, quindi, non risulta rubato.