Articolo 18: Possibili Garanzie

Il mondo del lavoro è soggetto e regolamentato da leggi raccolte in uno Statuto dei lavoratori che, in ogni caso specifico, determina la soluzione di ogni genere di controversia. In questo Statuto è presente anche un articolo che disciplina le attuali regole sul licenziamento dei lavoratori e sul reintegro nel posto di lavoro: l’articolo 18 che stabilisce le regole per il reintegro del lavoratore nel suo posto di lavoro.

Nel corso degli anni si sono verificati almeno due tentativi per modificare questo articolo. Il primo, con un referendum nel 2000, atto ad abolire le garanzie previste dall’articolo ai lavoratori delle aziende con più di 15 dipendenti. In quell’occasione ha votato solo il 32% degli elettori, non è stato raggiunto il quorum e il sì comunque non ha avuto la maggioranza dei voti validi. L’ultimo, nel 2003 sempre con un referendum, atto ad estendere le garanzie previste da quest’articolo ai lavoratori delle aziende con meno di 15 dipendenti.

Questa volta ha votato solo il 25,50% degli elettori, e il sì ha avuto l’86,70% dei voti validi. In questi ultimi anni il mercato del lavoro si è decisamente trasformato e modificato permettendo così l’attuazione di ulteriori tipologie di contratti. Proprio per poter regolamentare al meglio questi nuovi contratti, attualmente il ministro del Welfare, Elsa Fornero, sta valutando positivamente l’ipotesi modificare quest’articolo per permettere di disciplinare, allo stesso modo, tutti i lavoratori, dando maggiori garanzie e tutele a chi oggi è precario e creando maggiore flessibilità a chi oggi è ipertutelato. Oggi, in Italia, il mercato del lavoro si divide in serie A e serie B. Nel primo comparto ci sono tutte le categorie di lavoratori, regolarmente assunti a tempo indeterminato, che appartengono sia al pubblico impiego, sia i lavoratori delle medie e grandi imprese private.

Nella serie B sono presenti i lavoratori che vivono in condizioni di scarsa tutela e poche garanzie sul futuro: precari o soggetti a formule di flessibilità estrema e scarsa tutela politica e sindacale. Ecco perchè, nella futura riforma del mercato del lavoro si potrebbe introdurre un contratto unico dove indipendentemente dal datore di lavoro e dal settore, il rapporto di lavoro sia disciplinato per tutti allo stesso modo.

Queste future soluzioni vedrebbero inoltre un’estensione dell’articolo 18 a quelle aziende al di sotto dei 15 dipendenti offrendo maggiori tutele ai lavoratori per difendere il posto di lavoro. Senza quest’estensione di garanzie, i datori di lavoro potrebbero licenziare più facilmente i loro dipendenti anche con motivazioni pretestuose. Le fonti sindacali difendono, con convinzione, tale articolo e sono contrari a qualsiasi tipo di confronto sulle modifiche.

Fonte Immagine – http://www.ondanomala.org/2012/03/25/meno-garanzie-e-lavoro-per-tutti/

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