Ebbene si, anche i docenti vanno in mobilità. Ormai gli stereotipi su alcune specifiche mansioni sono inesistenti. Chi non ha mai sentito dire dai nonni di andare a lavorare in banca o in ospedale che tanto da li finché non vai in pensione nessuno più ti licenzia? Ai loro tempi era così, ma adesso nessun posto è più sicuro. Per quanto riguarda il personale docente ed Ata, per richiedere la mobilità per l’anno 2013/2014 dovranno compilare una determinata domanda, rispettando determinate indicazioni.
Prima cosa va precisato che la domanda va rigorosamente consegnata online, non si accetta più il cartaceo. Detto questo, dovrete recarvi nella voce istanze online presente sul sito internet dell’amministrazione. Questa modalità è permessa solo ed esclusivamente per tutti coloro che compilano la domanda entro i termini di scadenza, per tutti coloro che non rispetteranno tale data, dovranno eseguire una procedura differente, cioè compilare dei moduli cartacei. Sicuramente le tempistiche e le accettazioni saranno differenti per coloro che non adempiranno tale procedura nei termini previsti.
Prima di procedere alla compilazione, dovrete registrarvi al sito in maniera ufficiale, creando un indirizzo e-mail certificato (cioè seguendo questo schema nomescelto@istruzione.it). Qualora non foste molto pratici di tali operazioni, sempre nella suddetta sezione troverete tutte le procedure e le istruzioni per eseguire questa prassi. La domanda una volta compilata in tutte le sue parti andrà indirizzata all’ufficio scolastico regionale di appartenenze, all’ufficio territoriale e al dirigente scolastico dell’ente per cui presentate la richiesta di mobilità.
Sul sito troverete comunque tutte le procedure, le indicazioni e le istruzioni per eseguire al meglio questa modalità. Per tutte le informazioni inerenti a cosa comporta a livelli di contributi tutta questa prassi è bene che vi informiate direttamente dal vostro commercialista di fiducia o che vi rivolgiate direttamente in una sede Inps più vicina a voi e verifichiate il vostro attuale e futuro profilo.
Fonte immagine – www.scuolainformazione.it