La guida turistica è una figura professionale molto diffusa nel settore turistico. Si tratta di una accompagnatore che guida i turisti durante le visite presso musei, gallerie, siti archeologici, illustrando la storia le caratteristiche attrattive, culturali, monumentali e paesaggistiche, oggetto della visita. Si differenzia dalla figura di accompagnatore turistico le cui funzioni si limitano ad assistere i gruppi turistici nei viaggi organizzati, assicurandosi che tutto vada per il meglio.
Per svolgere la professione di guida turistica è necessario superare un esame scritto e orale, organizzato, in genere dalla Regione o Provincia di competenza, ogni due anni. Entrambe le prove vertono sulle seguenti materie, con particolare riferimento agli ambiti territoriali di riferimento: archeologia, storia dell’arte, geografia turistica, legislazione turistica e anche nozioni di pronto soccorso. E’, inoltre,necessario il sostenere un colloquio per la verifica del possesso di almeno una lingua straniera. Il superamento di tutte le prove consente di conseguire l’abilitazione all’esercizio della professione di guida turistica e l’iscrizione all’apposito albo, regionale o provinciale..
Nonostante la professione di guida turistica sia di competenza regionale o provinciale, esiste una legge specifica inerente la materia (legge 29 marzo 2001, n. 135). Questa legge stabilisce alcuni criteri specifici per la regolamentazione della materia. Un elemento particolare riguarda i requisiti di accesso. Diventare guida turistica risulta molto più semplice per i laureati. Infatti, la legge stabilisce che i laureati in lettere, archeologia, scienze del turismo e architettura possono ottenere l’abilitazione conseguendo l’apposito esame, mentre tutti coloro che intendono accedere con qualsiasi diploma di scuola media superiore, devono seguire, prima di conseguire l’esame, un percorso di formazione di circa 800 ore che, di solito, prevede un costo che può variare dai 400 ai 1000 euro. Il limite di questa professione è, sicuramente, la competenza professionale. Se, infatti, si viene iscritti nell’albo della provincia di Napoli si può esercitare la professione solo in quel territorio. Se si intende estendere la competenza professionale si dovrà sostenere un nuovo esame nel territorio per il quale si vuole ottenere l’abilitazione.
Gli sbocchi professionali per le guide turistiche sono particolarmente interessanti. Nella maggior parte dei casi si tratta di una attività indipendente, gestita con contratti di collaborazione con le associazioni turistiche locali, gli uffici di informazione turistica le pro loco o enti che gestiscono beni culturali di particolare interesse.