È risaputo: una delle professioni più richieste dalle aziende più disparate è sempre e comunque quella dell’ingegnere. Che si tratti di ingegneri edili, aerospaziali, delle comunicazioni o di qualunque altro settore, chi possiede una laurea in ingegneria ha una possibilità in più di trovare un lavoro stimolante e ben retribuito. Questa volta a necessitare di diverse tipologie di ingegneri è il Ministero della Difesa che ha bandito un concorso per inserire 40 figure professionali in ferma prefissata da inserire all’interno del corpo degli Ingegneri dell’Esercito.
Andiamo ora nello specifico. Le mansioni ricercate sono così ripartite: 19 laureati in Ingegneria civile o nel campo edilizia/architettura, 3 laureati in Scienze chimiche, 3 laureati in Ingegneria elettronica, 3 laureati in ingegneria meccanica, 3 laureati in Ingegneria elettronica, 4 laureati in Ingegneria delle telecomunicazioni ed infine 6 laureati in architettura.
Le prove che i candidati dovranno affrontare riguarderanno non solo la valutazione delle conoscenze teoriche ed empiriche acquisite rispetto alla mansione richiesta e al corso di studi affrontato ma anche accertamenti di tipo sanitario, attitudinale, di cultura ed efficienza fisica, così come è normalmente previsto per la recluta di qualsiasi operatore dell’Esercito Italiano.
Ecco ora quali sono i requisiti richiesti per iscriversi e partecipare al concorso. I candidati dovranno innanzitutto non superare i 38 anni di età, essere cittadini italiani, non lavorare già come ausiliari in ferma prefissata, essere incensurati, essere in regola con la leva obbligatoria, non essere stati riformati (e dunque non essere stati destituiti dai pubblici impieghi), godere dei diritti politici e civili previsti dalla nostra Costituzione e non essere mai stati sottoposti a misure di prevenzione.
Chi volesse candidarsi dovrà presentare la sua domanda entro e non oltre il 19 dicembre 2013 registrandosi al sito del Ministero della Difesa, sezione concorsi. Per visualizzare il bando e candidarsi è possibile accedere direttamente da qui.
Foto: esercito.difesa.it