Quando si decide di avviare un’impresa, il primo passo da fare, dopo le ricerche sul tipo di attività e l’andamento dei prodotti o servizi che si vogliono presentare sul mercato, è quello di organizzare un business plan, cioè un progetto che ci dirà se la nostra idea potrebbe avere futuro o no, analizzando le varie caratteristiche del piano imprenditoriale.
Innanzitutto si deve fare una breve ma dettagliata descrizione del progetto imprenditoriale: prodotti o servizi offerti, materiali utilizzati, punti di forza e mancanze, preziario, innovazioni, caratteristiche tecniche. Poi si evidenzia il tipo di società, la forma giuridica precisamente. E si prosegue con la descrizione di quelli che saranno i soci e delle loro funzioni all’interno dell’attività, le divisioni delle varie mansioni, praticamente si fa un’analisi delle risorse umane a disposizione.
A questo punto si passa ad un’attenta osservazione dell’andamento del mercato, sempre in riferimento al prodotto o al servizio che si intende trattare, si deve analizzare la richiesta e il target di riferimento. Strettamente legato a questo punto è lo studio della strategia di marketing, che riguarda appunto la capacità di diventare concorrenziali, di presentare il prodotto in modo innovativo supponendo quali possano essere le esigenze degli utenti per rispondere adeguatamente.
Poi bisogna prendere ad esame tutta la parte che riguarda la realizzazione “fisica” dell’attività: sede esecutiva, tipo di immobile, affitto o acquisto, forniture, attrezzi o macchinari, arredamento… tutto ciò che prevede la produzione del prodotto o l’erogazione comunque del servizio. A questa sezione appartiene anche la parte che riguarda le risorse umane: curriculum vitae, numero di dipendenti, tipologie di contratto e collaborazioni, turni lavorativi e orari, possibilità eventuali di carriera…
Passiamo al piano finanziario. Prima di tutto bisogna elencare tutte le possibilità di finanziamenti che si hanno a disposizione con i conseguenti metodi e tempi di rimborso. Poi si fa una stima dei tempi di recupero delle spese di investimento, considerando anche i costi di gestione e i ricavi che si possono ottenere, facendo un piano mensile, annuale e dopo triennale di spese e guadagni, sempre sotto forma di stima si intende.
Infine si affrontano le proposte relative al tipo di pubblicità da effettuare, il messaggio da trasmettere, la quantità di denaro da investire, i canali da utilizzare e la motivazione, che anche se è una cosa strettamente personale, che riguarda intimamente l’imprenditore, spesso è la ragione che spinge i finanziatori ad accettare e puntare la proposta, diciamo ciò che fa propendere verso il sì chi deve investire inizialmente sul progetto. Certamente un business plan ben organizzato e molto dettagliato che illustra in modo preciso vantaggi e svantaggi, costi e guadagni, tipologia di prodotti e servizi… costituisce un ottimo punto di partenza da cui avviarsi, anche perchè rende più trasparente e chiara l’idea imprenditoriale che si intende avviare.