Non tutti sono portati per lavori “comuni” come impiegati, commessi, operai, ecc. c’è chi per passione innata o appena scoperta, decide di realizzare il proprio sogno, cioè quello di volare. Tutti quanti almeno una volta nella vita hanno pensato sarebbe bello volare come un uccello. Bene una buona fetta di tutti coloro che lo sognano solo, hanno deciso di intraprendere questa strada per unire il sogno alla realtà.
Hanno deciso di diventare piloti di aerei di linea, per stare tutto il giorno tra le nuvole e guardare il mondo dall’alto verso il basso. Fino a qualche decennio fa, bastava semplicemente scegliere su cosa indirizzarsi, se piloti militari, piloti di linea, ecc. seguire il corretto percorso formativo e cercare lavoro. Adesso purtroppo le cose stanno cambiando, nonostante i giovani di oggi sono pluri formati a livello scolastico, non hanno sufficiente pratica da poter essere selezionati lavorativamente (come in tutte le cose, adesso tutti i posti di lavoro richiedono un minimo di esperienza. È sempre la stessa storia vogliono esperienza ma non danno la possibilità di farne, diciamo che è un cane che si morde la coda!).
Ecco perché il comandante Mischiati ha deciso di dare due dritte a chi si accinge ad entrare in questa realtà per dargli qualche spiraglio in più. Lui inizialmente frequentò l’Accademia Aereonautica, svolgendo poi molte missioni all’estero, diventando addirittura istruttore. Successivamente fece domanda come pilota di linea presso Air One e venne assunto in quanto ritenuto più che esperto.
Quello che quindi vuole suggerire ai giovani è quello di provare anche solo per un breve periodo la carriera militare, riuscendo ad ottenere quel po’ di esperienza pratica che basta per riuscire poi ad essere assunti nelle normale linee aeree. Qualora invece proprio questo pensiero non vi alletti, dovrete necessariamente andare fare pratica all’estero, in quanto in Italia è molto difficile essere assunti se sul curriculum non compaiono almeno un tot. di ore di volo. Quindi poi successivamente potrete pensare di fare domanda qui nel nostro Paese. Anche se una volta visti i vantaggi riscontrati all’estero, sarà raro che voi facciate ritorno, a meno che non avrete motivi affettivi e personali più che validi.
Fonte immagine – http://www.voglioviverecosi.com/index.php?appuntamenti-periodici-con-esperti-di-cambiamento-lavoro-investimenti-all-estero-viaggi_267/raccontare-il-proprio-lavoro-o-esperienza-lavorativa_270/diventare-pilota-di-aerei-di-linea-aviazione-commerciale-il-racconto-di-marino-palla_289/