Tra ministri, riforme e modifiche inaccettabili, il mondo lavorativo sta ricevendo dei grossi contraccolpi. L’ultima modifica indotta dal ministro Elsa Fornero, ha fatto molto discutere. Tema principale: contratto a termine. Il ministro ha stabilito che imposterà un mese di interruzione obbligatorio tra due contratti a termine, senza rendersi veramente conto che così facendo milioni di lavoratori che sono ormai giunti al termine del contratto, vedrebbero sfumata la possibilità di vedersi rinnovato il contratto.
Infatti, se con un rapporto continuativo, la riconferma sarebbe potuto avvenire anche due o tre volte prima della scelta conclusiva se assumere o no a tempo indeterminato, così, con l’obbligo della pausa, la riconferma sarà sicuramente più difficile. Questo decreto oltre essere stato criticato dai lavoratori, è stato criticato da sindacati e ordine pubblica. Infatti, il segretario generale della Cisl Bonanni, ha definito oltraggioso questo decreto, invitando la Fornero a ripristinare il decreto precedente o perlomeno parlarne con le parti sociali, che sicuramente troverebbero soluzioni alternative anzi di procedere da sola senza riflettere sulle conseguenze.
Questa continua lotta di potere è inutile, ci sono decisioni che non può prendere solo un singolo individuo, per lo più non avendo idea della realtà lavorativa di oggi, queste decisioni vanno prese con chi di dovere. Come fanno tutti i paesi europei per questo genere di decisione. Sono molte le critiche poste al ministro per la sua superficialità a volte nell’affrontare situazioni molto delicate, dove c’è bisogno di preparazione e studi adeguati.
Purtroppo la realtà che si può percepire con questo nuovo governo è quella di prendere decisioni drastiche, senza pensare alle conseguenze, pur di effettuare questa manovra salva Stato, lasciando fuori tutti, sindacati compresi. Vorrebbero poter prendere ogni genere di decisione senza ricevere vincoli, pur di recuperare soldi per far riemergere il Paese. Ci auguriamo che l’argomento lavoro venga preso con molta più serietà, visto che in gioco c’è il futuro di tutti gli italiani (politici esclusi naturalmente).
Fonte immagine – http://job.fanpage.it/rinnovo-del-contratto-a-termine-fino-a-90-giorni-di-attesa-per-la-proroga-no/