Aspiranti giornalisti – sia semplici sognatori che già pubblicisti -, se veramente avete voglia di entrare a far parte di una redazione, questa è l’occasione che fa per voi: il Gruppo Espresso, “padre” del quotidiano La Repubblica e del settimanale L’Espresso, ha da poco indetto, in collaborazione con la Fondazione Mario Formenton, un concorso finalizzato all’assegnazione di quattro diverse borse di studio a giovani interessati a percorsi di formazione e specializzazione relativi alla professione giornalistica.
La società editoriale più celebre d’Italia non ha senza dubbio bisogno di presentazioni. Basta pensare che, quando vi recate alla vostra edicola di fiducia, buona parte delle riviste che vedete in esposizione appartengono proprio al Gruppo Espresso: il già citato quotidiano La Repubblica e tutti i suoi inserti/allegati (Il Venerdì, D, Velvet, XL…), periodici come MicroMega e Limes, TV Magazine ed una lunga lista di quotidiani locali.
Come se non bastasse, il gruppo è divenuto proprietario di ben tre diverse radio nazionali (m2o, Radio Capital e Radio DeeJay) e di quattro emittenti televisive (DeeJay Tv, My DeeJay, Onda Latina e Repubblica Radio Tv), acquisendo così il titolo ed il merito di vero e proprio colosso dell’informazione.
Dal lontano 1955, anno in cui venne fondata la Società Editrice L’Espresso, il suddetto gruppo ha fatto moltissima strada, passando dalle mani di un azionista ad un altro ed ampliandosi grazie ad innumerevoli acquisizioni aziendali. In un difficile periodo di crisi, sia per i giovani sia per l’attività giornalistica e d’informazione, l’azienda non fa altro che aprire uno spiraglio di speranza per gli amanti del settore: tutti i giovani italiani meritevoli, che non abbiano ancora compiuto il trentesimo anno di età, sono invitati a leggere il bando del concorso indetto al fine di dare la possibilità di stazionare nove mesi presso le redazioni di alcune delle più importanti testate giornalistiche del nostro Paese.
Fonte Foto – http://www.giornalisticalabria.it/2012/10/27/oggi-sciopero-dei-giornalisti-del-gruppo-espresso/